Rifugi
Consorzio Protezione Civile
Regione Lugano Campagna
1. In generale
1) I rifugi sono stati concepiti per proteggere la popolazione in caso di conflitto armato, in particolare dalle armi di distruzione di massa. Essi offrono una protezione di base dagli effetti diretti e indiretti di un largo ventaglio di armi.
2) In caso di catastrofi e altre situazioni d’emergenza, per es. in caso d’aumento della radioattività, di un terremoto o di un acuto pericolo di valanghe, questi rifugi possono essere utilizzati come alloggi d’emergenza.
2. “Il mio vicino non ha il rifugio, perché?”
1) La sua casa è stata costruita in un’epoca nella quale l’obbligo di costruire rifugi non esisteva;
2) Il rifugio è situato presso un altro vicino (rifugio collettivo);
3) L’ufficio cantonale competente può, in ogni caso, decidere in merito ad eventuali esoneri nei casi in cui possono sorgere difficoltà edilizie o altro.
Nel caso in cui venga concesso l’esonero, il proprietario deve in ogni modo pagare un contributo sostitutivo unico corrispondente al numero di posti rifugio che avrebbe dovuto costruire.
3. Il rifugio e i suoi elementi
1) Chiusa
La chiusa permette di entrare e di uscire senza che l’aria esterna penetri nel rifugio. È quindi possibile accedere al rifugio e uscirne anche quando l’aria esterna è contaminata.
2) Involucro di protezione e chiusure
La resistenza meccanica del rifugio è garantita da un involucro di protezione (pavimento, pareti e soletta) in cemento armato con uno spessore di 25 – 30 cm. Le aperture vengono chiuse con porte e coperchi blindati, sempre in cemento armato. In questo modo il rifugio dispone di un grado di protezione di almeno 1 bar (= 10 t per m2). Queste pareti massicce permettono una penetrazione massima nel rifugio del 5% dell’intensità di un’eventuale radiazione radioattiva che agisce dall’esterno.
3) Uscite d’emergenza
Ogni rifugio dispone di un’uscita d’emergenza (uscita di soccorso o cunicolo d’evasione) per poterlo abbandonare anche quando l’entrata principale non è più utilizzabile. L’uscita di soccorso conduce direttamente all’esterno lungo la facciata dell’edificio. Se l’altezza di gronda dell’edificio supera i 4 metri, si deve prevedere un cunicolo d’evasione. Ciò permette di abbandonare l’edificio al di fuori della zona macerie in caso di crollo.
4) Impianto di ventilazione
Il rifugio dispone di un impianto di ventilazione per garantire l’apporto dell’aria fresca. Questo impianto comprende:
– la presa d’aria (situata di regola nel telaio del coperchio blindato)
– la valvola anti-esplosione e il prefiltro
– l’apparecchio di ventilazione (VA)
– il filtro antigas
– la valvola di sovrappressione
5) Latrine
In linea di principio, viene installata una latrina ogni 30 posti protetti. Di regola vengono utilizzate latrine a secco. In alcuni rifugi esistono anche gabinetti ad acqua (WC) e docce.
4. Gli obblighi del proprietario
Il rifugio è un locale della casa e come tale viene sfruttato dal proprietario, il quale, in ogni caso, deve sottostare ad alcune regole:
1) La posa di scaffalature agganciate ai muri del rifugio a mezzo di tamponi è autorizzata unicamente se i mezzi di fissaggio sono facilmente smontabili e non forano da parte a parte la parete perimetrale del rifugio;
2) Delle migliorie, quali coprire la porta blindata, mascherare delle parti d’installazione con diversi oggetti, sono autorizzate ma le stesse devono essere semplici e facilmente smontabili;
3) Il proprietario del rifugio è tenuto ad allestire lo stesso, in modo che possa essere occupato in qualsiasi (sgomberabile in tempo utile);
4) Tutte le trasformazioni della parete perimetrale del rifugio sono vietate, come pure lo smontaggio degli impianti di ventilazione;
5) È vietato qualsiasi rivestimento delle pareti perimetrali o del soffitto;
6) È possibile la posa di piastrelle sul pavimento;
7) È possibile posare una porta supplementare in legno onde facilitare l’uso del locale in tempo di pace.
5. La manutenzione del rifugio
Una manutenzione semplice del rifugio deve essere effettuata annualmente dal proprietario e si riassume nei seguenti punti:
1) Attenersi alle direttive affisse concernenti l’apparecchio di ventilazione ed azionarlo per 10’, almeno una volta all’anno;
2) Ingrassare i cardini delle porte e dei coperchi blindati;
3) Controllare il buon funzionamento della rete protettiva dell’uscita di emergenza;
4) Eliminare la vegetazione che può ostruire l’uscita d’emergenza;
5) La porta blindata, come pure la finestra, non deve essere intaccata dalla ruggine;
6) Le guarnizioni in gomma devono essere nella loro sede, incollate e non devono presentare dei difetti di corrosione o altro (eventualmente trattarle con silicone liquido spray);
7) Il locale deve essere sempre ben ventilato, per eliminare la presenza di umidità e muffe.
Qui potete consultare un video esplicativo sulla manutenzione: https://youtu.be/ptkeqg4RF4s
5. La manutenzione del rifugio
Una manutenzione semplice del rifugio deve essere effettuata annualmente dal proprietario e si riassume nei seguenti punti:
1) Attenersi alle direttive affisse concernenti l’apparecchio di ventilazione ed azionarlo per 10’, almeno una volta all’anno;
2) Ingrassare i cardini delle porte e dei coperchi blindati;
3) Controllare il buon funzionamento della rete protettiva dell’uscita di emergenza;
4) Eliminare la vegetazione che può ostruire l’uscita d’emergenza;
5) La porta blindata, come pure la finestra, non deve essere intaccata dalla ruggine;
6) Le guarnizioni in gomma devono essere nella loro sede, incollate e non devono presentare dei difetti di corrosione o altro (eventualmente trattarle con silicone liquido spray);
7) Il locale deve essere sempre ben ventilato, per eliminare la presenza di umidità e muffe.
Qui potete consultare un video esplicativo sulla manutenzione: https://youtu.be/ptkeqg4RF4s
6. Informazione sul rifugio
Servizio Costruzioni
Il Servizio costruzioni si occupa dell’applicazione delle norme federali e cantonali in materia di costruzioni di protezione civile.
Esso vigila sulla coordinazione, sulla progettazione, sulla realizzazione, sull’esercizio e sulla manutenzione delle opere protette pubbliche e private, fornendo inoltre la necessaria consulenza tecnica all’utenza (privati, Comuni, Regioni e progettisti). Approva i rifugi e cura l’esecuzione delle opere pubbliche fino al loro collaudo e liquidazione finale.
Si occupa pure degli immobili in cui per ragioni tecniche o di costo il rifugio non può essere costruito. Ai proprietari viene allora imposto il versamento di un contributo sostitutivo, utilizzato dai Comuni per finanziare principalmente i rifugi pubblici da realizzare per la popolazione che ne è sprovvista.
Il controllo e l’utilizzo dei contributi sostitutivi come pure l’allestimento delle zone di valutazione rientrano nei compiti del Servizio costruzione.